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lunedì 29 novembre 2010

Saint John's....la birra di Faicchio

Tra la fine del 1999 ed i primi albori del 2000, due giovani fratelli, Gianni e Mario Di Lunardo, britannici di nascita, decidono di cimentarsi in un'idea imprenditoriale, quasi per gioco.
Scelgono così la professione di produttori di birra , ma non la solita birra industriale, bensì una non pastorizzata, ne' filtrata.
Superano un durissimo apprendistato e iniziano così una produzione e commercializzazione di  BIRRA ARTIGIANALE".
Affiancati da una moderna tecnologia di produzione e confezionamento, ottimale per la fabbricazione e stabilizzazione della birra, e seguendo le antiche tradizioni di mastri birrai di provata esperienza, creano la prima Birra Artigianale del Sannio, loro terra: la SAINT JOHN'S BIER, peraltro nome della loro giovane azienda.
Nuove esperienze e sapori naturali. Così la Saint John' Bier di Faicchio (BN) propone agli intenditori la nuova linea "LA" birra artigianale.
Le birre prodotte dal birrificio (chiamarlo micro birrificio è riduttivo) sono cinque:
Kölsch
(Bionda - 5° alc. vol.)
Dark Strong Ale
(Bruna - 7.5° alc. vol.)
Helles
( Colore giallo/dorato - 5.2° alc.vol. )
Marzen
(Rossa - 5.2° alc. vol.)
Tripel
(Colore bronzo/oro - 7.5° alc.vol. )
Per quello che riguarda il nostro mondo collezionistico i sottobicchieri emessi da questo birrificio sono quatto, tutti tondi e della medesima misura


giovedì 18 novembre 2010

Tennent's Tavern: i sottobicchieri


Come promesso eccomi qua a parlarvi di quelli che sono i microbirrifici presenti nella mia regione e del materiale collezionabile che questi birrifici hanno emesso negli anni.
Il primo che ho recensito è stato il birrificio Tennent’s Tavern di Pagani (SA), senz’altro il birrificio che in Campania ha emesso più sottobicchieri e che ha dalla sua una grandissima disponibilità nell’inviare i pezzi quando vengono richiesti, il che se da un lato “svaluta” il pezzo, dall’altra permette a tutti di mettere in collezione il pezzo desiderato.
I primi pezzi usciti sono stati 4 ovali: nel tempo sono stati segnalati anche altri sottobicchieri dal colore leggermente diverso ma io stesso andandoci spesso ne trovai di diversi. Il fatto è dovuto essenzialmente a degli errori di stampa se così vogliamo dire e quindi, almeno per me, non vanno considerati nemmeno come varianti in quanto presenti nelle stesse pile che erano al locale annesso al birrificio, quindi dei semplici errori dovuti essenzialmente alla grande quantità di pezzi che il birrificio stampa di ogni sottobicchiere. Questi pezzi ovali sono retro pubblicizzati, incluso uno (mi pare di ricordare il rosso) che è stato emesso anche senza pubblicità sul retro.

Dopo l’emissione di questi pezzi ovali, presenti per un lungo periodo nel panorama collezionistico, la birreria ha cambiato il logo, anche sui bicchieri. Io ne ho due tipi: uno con il logo in blu  e uno che riprende in pieno il sottobicchiere giallo quadrato che vedete in basso, emesso con il retro bianco.
Poi è stata la volta del sottobicchiere tondo (bruttino esteticamente) ma anch’esso emesso in grandi quantità.
Dopo la parentesi del sottobicchiere quadrato anche la Tennent’s è caduta nel tranello dei simil sottobicchieri. Infatti il sottobicchiere o foglietto che dir si voglia, quadrato emesso successivamente è stato emesso in quantità gigantesche, se non ricordo male circa 20.000 pezzi, io stesso ne ho ancora oltre 200 tra i miei doppi.
Dopo questa parentesi, dal mio punto di vista sfortunata, del sottobicchiere sottile, la birreria è tornata sulla retta via sfornando un sottobicchiere tondo tradizionale, in due varianti: una con fronte e retro uguali e una col solo fronte e retro bianco.
Quest’ultima in quantità nettamente inferiori alla media della birreria, tanto è vero che tutt’ora ci sono collezionisti che non lo hanno in collezione
Dopo questa descrizione…vi do appuntamento al prossimo birrificio di cui vi farò una breve recensione e una panoramica sui sottobicchieri emessi: la Saint John’s Bier di Faicchio (BN)







mercoledì 17 novembre 2010

Come incrementare le visite sul tuo blog

Guida in tre punti:

1 – Seriamente, credete davvero che se qualcuno avesse la ricetta per diventare famosi e per incrementare sensibilmente il vostro traffico, la scriverebbe mai su un blog? Eddai.

2 – Create un post come questo riceverete un migliaio di visitatori per il solo post (se ben indicizzato su Google). Perché tutti vogliono diventare famosi, e tutti cercano la risposta alla loro sete di fama su Google.

3 – Crea un blog con colori fastidiosi, possibilmente rosso su blu (una volta ho visto un blog con scritte rosa su sfondo viola, giuro) pieno di gif animate che sbrillucicano, scrivete piccolo, molto piccolo e male. Non dimenticatevi MAI ogni tanto di scusarvi perché non scrivete. Successone assicurato.

NO

Seriamente. Esiste solo un modo per diventare famosi. Ogni cosa ha il suo prezzo, e la fama contrariamente alla fortuna richiede che gli diate qualcosa in cambio.

Do ut des.

Questa cosa è la dignità. O in alternativa una moralità flessibile può essere utile a tal fine.
Il popolino è stanco di adorare i grandi, i grandi sono spocchiosi, stracolmi di boria, odiosamente presuntuosi. È comprensibile, nel momento in cui assurgi a Re un mediocre, non ti puoi aspettare altro che si senta superiore a te.
La verità è che solo i geni non hanno bisogno di sentirsi dire che sono intelligenti, solo i veri artisti non hanno bisogno di pubblico, e solo coloro che sono veramente forti non hanno bisogno di far male ad alcuno. Queste persone non le incontrerete mai nella vostra vita, sono ben nascoste, non avendo bisogno di nessuno non le troverete.
Dunque quando eleggerete qualcuno a salire su un trono, quel qualcuno sarà un mediocre.
Ma stavamo parlando della dignità.
Prendiamo ad esempio lui o lei.
Non hanno talento e sono famosi. Hanno capito tutto della vita, hanno capito che quello che oggi il popolo vuole, è qualcuno a cui tirare frutta e verdura. Dicevamo, i grandi sono spocchiosi, boriosi e presuntuosi, il popolo vorrebbe tanto tirargli frutta e verdura, ma loro sono dei grandi, e spesso hanno il coltello dalla parte del manico.
Ed ecco che nasce un nuovo business: il farsi prendere per il culo.
Ottimo in questo tempo di crisi economica.
Se hai il coraggio di mettere la tua dignità sul piatto della bilancia che ti paga il mutuo a fine mese, hai svoltato.
Perché la meschinità umana non ha limiti, siamo abituati ad odiare e disprezzare gli altri per le piccole differenze. Basta una pelle un po’ più scura o un pensiero leggermente diverso per ucciderci a vicenda.
Dunque questo business è redditizio, perché assolve alla primaria necessità dell’essere umano:
  • avere qualcuno da prendere per il culo, in modo da sentirsi migliore
Come dice Pinhead: Se hai un talento non devi buttarti giù, deve essere la cosa su cui costruire la tua sicurezza.

Collezionare etichette di birra

Collezionare etichette significa anche conoscere il mondo,certo in un modo originale e unico…ma si può “viaggiare” con la fantasia…percorrere assieme alle etichette più diverse spazi sconfinati come quelli africani o mari e spiagge lussureggianti sudamericane…

Cosa è un’etichetta di birra?
Le prime etichette di birra apparvero nel regno unito,poi man mano si diffusero in tutta europa…e nel resto del mondo…
All’inizio non esistevano,il marchio della birra era semplicemente impresso direttamente sulla bottiglia anche perchè non vi era la necessità nè di far capire cosa contenesse la bottiglia nè le date di scadenza…

Come trovare le etichette
Va da se che il modo più rapido ma anche il più costoso sia quello di bere birra in bottiglia e staccare poi le etichette. I problemi in questo modo sono essenzialmente due:uno dovuto alla scarsa reperebilità di marchi birrai e l’altro al fatto che le etichette tendono comunque a rovinarsi.
Altro metodo è scrivere direttamente alle birrerie,molte vi invieranno parecchio materiale perchè le etichette sono leggere e quindi i costi per le fabbriche sono molto limitati.
Altro metodo sono i mercatini dove a volte si possono trovare vere e proprie chicche e i raduni di collezionisti,dove si trovano etichette provenienti da ogni parte del mondo.
Il mio consiglio è comunque quello di raccogliere anche altro materiale birraio tipo sottobicchieri e tappi,che vi veranno utili per scambiarli come contropartita ad etichette che più vi aggradano.

Conservazione e Catalogazione
Ci sono collezioni conservate nei raccoglitori,in vecchie scatole di scarpe, in buste plastificate,quadernoni e quant’altro.Suddivise per nazioni, regioni, città.
Solo ad esempio dell’Heineken o solo della birreria  che più vi piace….
Il problema è la quantità di materiale : è enorme, per questo molti si specializzano nei modi più diversi.
Il mio consiglio è quindi quello di raccogliere ciò che più vi piace,sia dal punto di vista puramente della “curiosità” sia dal punto di vista grafica (ad esempio le etichette asatiche sono senz’altro più intriganti di quelle tedesche!)
buona collezione a tutti

lunedì 15 novembre 2010

Il collezionismo birraio.....consigli per l'uso!!

 

Certamente il blog si occupa in linea generale e preminente del collezionismo di sottobicchieri e di informazioni su birre artigianali e non, in particolare provenienti dai paesi asiatici.
Tutti però sanno bene che chi colleziona materiale birraio non colleziona solo ma raccoglie anche altro materiale birraio utile per gli scambi o che magari un domani potrebbe diventare la propria collezione primaria. Conosco molti collezionisti che nel corso della loro "vita" collezionistica hanno cambiato per così dire "sponda" passando attraverso l'esperienza sicuramente gratificante della sfida.
Si perchè di quello parliamo, una vera e propria sfida quella di ricominciare da zero, rifarsi i contatti giusti per gli scambi, contattare nuove persone che collezionano ciò che tu magari un tempo semplicemente snobbavi.
Bisogna certamente avere una buona dose di coraggio, in particolare dopo molti anni, nel cambiare collezione, pur rimanendo sempre nell'ambito del collezionismo birraio, essendo consapevoli delle difficoltà che si incontreranno.
Certamente oggi, rispetto a 10 anni fa, le cose sono ben diverse. Con l'avvento e la diffusione massiccia di internet trovare nuovi "colleghi" non è più difficile come una volta e sul Web si trovano tantissime notizie utili che certamente aiutano, soprattutto all'inizio.
Nel corso dei giorni vorrei parlarvi, seppure con le mie piccole conoscenze, di altri tipi di collezionismo birraio, non dei sottobicchieri, cosicchè chiunque potrà anche solo prendere spunto per iniziare una nuova collezione o semplicemente raccogliere in modo più proficuo altro materiale per i propri scambi...
Buona lettura
P.S.
Nella foto un esempio di multicollezione..dal sito dell'amico Enzo Magnani
http://www.magnani.name/romagnolo/

giovedì 11 novembre 2010

Arriva Skimper.....sconti e promozioni.....


In un momento di crisi nasce Skimper.it con Codici e Buoni Sconto per risparmiare

E’ nato skimper.it un sito di sconti e offerte speciali sia per gli acquisti online che per gli acquisti tradizionali. Le sezioni presenti su Skimper sono: Buoni sconto, Codici sconto, Viaggi e vacanze e Blog.


Su Skimper troviamo infatti diverse sezioni per accontentare sia chi ama acquistare online utilizzando la carta di credito, sia chi preferisce cogliere al volo le occasioni proposte dai negozi della propria città.
Il minimo comun denominatore è la formichina arancione, il logo di Skimper, che accompagna tutti gli utenti alla ricerca del risparmio e degli acquisti intelligenti.
La prima sezione è dedicata agli acquisti online ed è qui che troviamo le migliori occasioni da acquistare tramite e-commerce: un aggregatore di offerte che spaziano dall’informatica all’abbigliamento, dagli accessori per animali alle stampe digitali, etc.

Il sistema è quello dei codici sconto, buoni sconto, codici promozionali: per ottenere la riduzione del prezzo basta infatti copiare da Skimper il codice sconto di un’offerta e poi incollarlo nel sito dell’inserzionista durante il processo d’acquisto: in questo modo il prezzo sarà immediatamente ricalcolato con la decurtazione corrispondente.
Per chi ancora non si fida ad acquistare sul web, Skimper propone gli sconti dei negozi tradizionali. La prima città presa in considerazione è Roma e le prime offerte riguardano i settori abbigliamento, enogastronomia, ottica, prestiti e finanziamenti, etc. In questo caso basta semplicemente stampare il buono sconto e presentarlo nell’esercizio convenzionato
 
Su Skimper troviamo anche una sezione dedicata a Viaggi e Vacanze e nei prossimi giorni sarà pubblicato un blog in cui gli utenti potranno ricevere segnalazioni legate allo shopping e confrontarsi sulle migliori occasioni offerte dal web

venerdì 5 novembre 2010

In Giappone dopo la birra blu.....parliamo di quella verde!!!

Il Giappone sappiamo tutti che spesso è fonte di ispirazione per le cose più stravaganti e dopo la birra blu arriva anche in Giappone, dopo la Cambogia, la birra verde.
Infatti la Abashiri Beer, una distilleria con base nello Hokkaido, ha lanciato sul mercato la birra "Shiretoko Draft". 

La società afferma di aver creato questa bevanda ispirandosi al colore dei boschi che si trovano nell'area di Shiretoko, sito UNESCO, nella zona più a nord del Giappone. Il contenuto alcoolico è del 5% (come una normale birra). Un pacchetto da 6 birre da 330ml costa 2,520 yen (circa 19 euro), quindi un prezzo non proibitivo.

Se non altro, se riusciremo a  trovarla, sarà una particolarità anche per i colelzionisti di bottiglie di birra e di etichette. A quanto pare il tappo non è bellissimo e purtroppo al momento non sono a conoscenza di un sottobicchere dedicato esplicemente a questa birra asiatica.